“Così questo è un posto dove fate quello che volete?”
Il bambino rispose all’incauto ispettore:
“No signore, noi non facciamo quello che vogliamo, vogliamo quello che facciamo”.
Ben arrivato alla CASA DEI BAMBINI
Il nostro progetto pedagogico, nato come naturale continuità con l’ Homenest e poi apertosi anche ad altri bambini provenienti da varie realtà locali, tiene conto della globalità e della storia di ciascun bambino.
E’ nostra convinzione che soltanto attraverso la creazione di contesti di benessere, di piacere e di collaborazione con le famiglie, si possano raggiungere gli obiettivi dello sviluppo dell’identità, della conquista dell’autonomia e dello sviluppo delle competenze.
Per questi motivi abbiamo progettato Casa dei Bambini aperta e flessibile offre occasioni, opportunità, esperienze che favoriscano l’acquisizione di competenze significative per questa fascia d’età ovvero 3-6 anni.
Il benessere parte proprio dal riconoscimento dei bisogni, dall’attenzione alla qualità della relazione tra adulti e bambini, dalla promozione di processi di cambiamento in modo armonico, per arrivare allo sviluppo ottimale del pensiero e del linguaggio.
Le mani del bambino, guidate dall’intelligenza, cominciano ad eseguire compiti di tipo umano definito. Il suo gioco è realmente lavoro, perché il bambino sta lavorando per il proprio sviluppo. Per questo Montessori chiama il bambino da 3 a 6 anni il “lavoratore cosciente”.
“ L’individuo umano è un’unità…Gli sviluppi embrionali che si sono compiuti separatamente da zero a tre anni…devono infine agire tutti insieme e organizzarsi a servizio della personalità. Ciò avviene quando nel periodo successivo, da tre a sei anni, la mano lavora e la mente è guida al lavoro. Se le circostanze esterne non permettono questa integrazione, le energie continuano a spingere quelle formazioni parziali che vengono a svolgersi disorganizzate, deviando dal loro fine… E queste energie separate, che mai trovano soddisfacimento, danno luogo a innumerevoli combinazioni di sviluppi errati, deviati, origini di conflitti e turbamenti. Tali deviazioni non sono da attribuirsi a difetti della personalità, ma devono essere interpretati come conseguenza di una mancata organizzazione della personalità”. Quando invece l’ambiente offre motivi di attività costruttiva, tutte le energie convergono e le deviazioni spariscono mostrando la vera personalità del bambino. Questo processo di transizione dallo sviluppo deviato a quello normale, definito “normalizzazione” permette al bambino di sviluppare in modo spontaneo il carattere. Montessori identifica questo periodo come “periodo embrionale per la formazione del carattere”.
Avendo infine osservato nelle sue sperimentazioni che “lavoro e libertà guariscono dai difetti di crescenza” la Montessori deduce: “vuol dire che lavoro e libertà sono necessari normalmente allo sviluppo del bambino”.
La “Casa dei bambini” si propone come una casa nella NON scuola, un ambiente di vita, un contesto di lavoro e di libertà.
Lo spazio è accuratamente organizzato e curato, sia dal punto di vista fisico (in termini di disposizione) sia dal punto di vista concettuale (in termini di uso progressivo dei materiali di sviluppo) e ordinato, per permettere alla “mente assorbente” del bambino di far suo l’ordine esterno e …Ogni cosa al suo posto ed ogni posto ha la sua cosa.